È una pianta asiatica. In Europa è presente già dal secolo scorso, in particolare in Spagna per la produzione di legno pregiato.
La coltivazione in Italia inizia ad essere importante. Si tratta di un clone prodotto con la tecnica della micropropagazione in vitro.In primo luogo deve essere un terreno drenante privo di falde acquifere superficiali o bancate rocciose entro i 2 mt di profondità. Deve contenere un equilibrio fra argilla, limo e sabbia, con un pH compreso tra 6 e 9.
Non sono adatti i terreni paludosi, quelli con elevata salinità e quelli con percentuali di argilla e limo molto elevate.Sì, i terreni devono essere dotati di impianto di irrigazione. La pianta, soprattutto nei primi anni ha bisogno di 1000/1500 mc. annui di acqua per ettaro (dipende anche dalle precipitazioni e dal clima).
Trattore, trincia ed attrezzi manuali sono indispensabili per le normali attività di coltivazione della pianta.
Il mercato esprime grandi potenzialità, soprattutto nei settori soprarichiamati. Occorre però riuscire ad effettuare studi, prove, ricerche sul legname prodotto per certificarne le proprietà qualitative.
E’ stata costituita “Paulownia - Crescere in Rete” .
La rete ha lo scopo di supportare i produttori nell’acquisto delle piante e dei prodotti per la loro crescita, oltre allo scambio di informazioni per ottimizzare i risultati attesi.
Mette, inoltre, a disposizione consulenti tecnici per favorire la miglior coltivazione.
Infine si incarica di trovare gli acquirenti e definire gli accordi di massima per la vendita del legname.
Attualmente non sono stati riscontrati danni di rilievo causati da parassiti o da malattie fungine sull’apparato fogliare.
Solo nell' arco dei primi mesi dopo il trapianto si possono avere fenomeni a carico del colletto della pianta che può annerirsi e creare delle strozzature, causate da ristagno idrico o eccessivi volumi di irrigazione in prossimità del colletto stesso.Da alcune proiezioni basate sulle prime esperienze produttive si possono ottenere importanti risultati.